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Questa è una sintesi composta da molte scene del film, lunga abbastanza per intuire l'atmosfera generale della storia. Se vuoi puoi partecipare ad una riscrittura della sceneggiatura intervenendo sui dialoghi, aggiungendo scene, dando suggestioni personali, consigliando libri da inserire nella bibliografia minima riportata in coda.
 
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> 1.CUCINA – INTERNO - NOTTE
Nell’oscurità si sente una musica scanzonata ed allegra. In dissolvenza dal nero, in campo medio appare un tavolaccio di legno da cucina. Sul tavolo una lampada a gas diffonde per la stanza una luce debole e livida. La luce a fatica [...]
 
> 5. CUCINA LIDIA – INTERNO GIORNO
C’è una ragazza in cucina ai fornelli. Il suo nome è Lidia. Ha poco più di 20 anni. È bella, con grandi occhi chiari e duri. I capelli lunghi e scuri sono legati in una coda di cavallo e [...]
 
> 19. RADURA - ESTERNO GIORNO
Il furgone nero di Rino è fermo su un viottolo che si perde all’interno di una boscaglia. Lentamente ci avviciniamo all’abitacolo. Sara e Rino stanno amoreggiando. Lui le bacia il collo e le tocca le gambe sotto la gonna infilando le [...]
 
> 24. BAR - INTERNO GIORNO
Siamo in una specie di bar-rivendita. Sugli scaffali sono poggiati pochi barattoli con conserve, bottiglie di vino, liquori ed altri alcolici. Alla parete è affisso un manifesto scritto a caratteri simili a quelli dei volantini visti nel torrente prosciugato della scena [...]
 
> 27. CUCINA ARNO - INTERNO SERA
In cucina sono riunite le due famiglie. Fuori sta facendo buio e Arno accende una lampada a petrolio. Ne regola la fiammella e la posa sul tavolo intorno al quale si siede Lidia coi suoi nonni. Giuseppe arriva dalle scale. Prende [...]
 
> 34 TERRAPIENO - ESTERNO GIORNO
Siamo su un terrapieno desolato e spazzato dal vento. Si alzano mulinelli di terra bianca. Un cumulo di pietre delimita il campo. Sullo sfondo, solitario, si alza un solo albero. Al centro c’è Rino appoggiato al suo furgone. Un uomo vicino [...]
 
> 36. CUCINA DI ARNO – INTERNO GIORNO
Intorno alla tavola ci sono i suoi genitori, Lidia, sua nonna ed un uomo mai visto prima. Ha una cinquantina d’anni. È visibilmente stanco, ha il viso impolverato, la barba brizzolata, i capelli spettinati ed i vestiti laceri. Sulla tavola c’è [...]
 
> 38. CAMPO/CUCINA DI ARNO – ESTERNO/INTERNO SERA
Arno è seduto sull’erba fuori casa. Il sole è sceso dietro le colline. Non c’è vento ma solo un’atmosfera calma e rarefatta. Canta qualche insetto e qualche uccello vola da un albero ad un altro. Dalla porta chiusa di casa si [...]
 
> 39. STANZA DI LIDIA - INTERNO ALBA
Lidia è nella sua stanza. Seduta vicino alla finestra. Si alza e comincia a mettere ordine. Posa un maglione su una sedia e piega alcune magliette. Il suo sguardo è assente e pensieroso. Si ferma davanti allo specchio. Si scioglie la [...]
 
> 42. CAMPO - ESTERNO ALBA
Arno scende un pendio e si ferma vicino ad un grosso tronco d’albero sradicato e rinsecchito. Gli gira intorno, si china, inizia a scavare e prende la scatola con i proiettili. La apre e svuota tutte le cartucce nella tasca laterale [...]
 
> 43. ALBERO DI ARNO – ESTERNO GIORNO
Arno arriva al suo albero. Sale sul masso, appoggia la mano sulla corteccia dell’albero e lo guarda in tutta la sua bellezza: il tronco e la corteccia, i rami, le foglie che si stagliano in alto. Poi guarda la strada da [...]
 
> 47. PONTE – ESTERNO GIORNO
Seguono il lungofiume, passano sotto un ponte di cemento, camminano in silenzio, ognuno preso dai suoi pensieri.
 
> 51. CASA – INTERNO NOTTE
I due ragazzi sono seduti alla luce della lampada poggiata sulla tavola a mangiare brodaglia nelle scodelle. Lei vede qualcosa alle spalle di lui, sul divano e si alza a prenderla. È una bambola sporca e col  vestitino lacero. Lidia si [...]
 
> 69. FORESTA – ESTERNO GIORNO
Arno si ferma e si appoggia ad un albero. Sembra stremato. Si tiene il braccio sinistro con l’altra mano. Ha una smorfia di dolore sul viso. Lidia si ferma, lo vede e si avvicina. Gli toglie la mano. La camicia di [...]
 
> 74. LUNGOFIUME – ESTERNO GIORNO
I due ragazzi camminano sull’argine del fiume. Attraversano un fiordo profondo e suggestivo. Poco distante, in direzione contraria al loro senso di marcia, si avvicina una zattera portata dall’acqua. Fermo sulle zampe forti, statuario ed immobile nella sua armonica bellezza, c’è [...]
 
> 75. PAESE – ESTERNO GIORNO
Entrano in paese. Camminano lentamente col fucile pronto a sparare. È tutto distrutto e diroccato. I tetti delle case sono crollati, le porte sfondate lasciano intravedere gli interni delle case: muri scrostati e pezzi di mobili, tavoli, sedie, fornelli, tutto a [...]
 
> 78. CASA NEL PAESE – INTERNO GIORNO
Si addormentano in quella casa e al mattino non c’è nessuna alba, nessun sole ad illuminare la vallata. Si sveglia prima lui. Alza lo sguardo verso la finestra e resta ipnotizzato a guardare. Si sveglia anche lei. Lo vede e non [...]
 
> 81. DETTAGLI PIOGGIA – ESTERNO GIORNO
Comincia a piovere. Prima un leggero ticchettio copre le foglie che si piegano dolcemente. L’erba e le rocce si bagnano acquistando un colore più vivo. Per assurdo contrasto queste immagini trasmettono un senso di calma e fertilità. Poi arriva il temporale, [...]
 
> 82. CAMPO – ESTERNO GIORNO
Le nubi nere hanno sprofondato la vallata nel buio. Rovesci d’acqua picchiano la terra davanti alle case. Si sente la voce concitata di Elsa dietro la porta chiusa di casa sua.

ELSA - Non lo so dov’è andato. [...]
 
> BIBLIOGRAFIA
McCarthy “Cavalli selvaggi”, “Città della pianura”, “Oltre il confine”, Einaudi
Auster “Il paese delle ultime cose”, Einaudi
Saramago “Cecità”, Einaudi
Ballard “Racconti”, Fanucci; “Vento dal nulla”, Mondadori
Oe “Gli anni della nostalgia”, Garzanti; “Note su Hiroshima”, Alet
Niffoi “L’ultimo inverno”, Meltemi
 
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Strade
boss, 13.11.2007
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