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27. CUCINA ARNO - INTERNO SERA torna all'elenco delle scene
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In cucina sono riunite le due famiglie. Fuori sta facendo buio e Arno accende una lampada a petrolio. Ne regola la fiammella e la posa sul tavolo intorno al quale si siede Lidia coi suoi nonni. Giuseppe arriva dalle scale. Prende da un mobile una vecchia radio piuttosto malmessa, gli inserisce le pile e la poggia sulla tavola. Tutti fanno silenzio come se assistessero ad un rituale ormai consolidato. Sembrano anzi anche piuttosto annoiati da questa abitudine. Giuseppe accende l’apparecchio. Si sente solo fruscio e rumori distorti. L’uomo gira la rotella delle frequenze con molta lentezza finchè dagli altoparlanti, debolmente, si sente una voce dal tono fermo e inespressivo.

    RADIO – Informativa Ufficiale del Governo di Emergenza. Il Governo di Emergenza sta approntando forze speciali per distribuire tramite autocisterne acqua sanificata. Al momento attuale sembra che le misure di prevenzione adottate abbiano arginato il diffondersi del virus. (Ogni tanto la voce và e viene, coperta da fruscii) Desta molta preoccupazione l’imminente arrivo delle piogge autunnali. A questo proposito si sono intensificate le ricerche di un vaccino che possa prevenire una seconda massiccia ondata di contagio. (Dopo alcuni secondi di silenzio) Comunicato giornaliero del 19 settembre.

La voce s’interrompe e con la voce anche le trasmissioni radio, lasciando la stanza nel silenzio. Per tutta la durata del comunicato i ragazzi non sembravano per niente interessati a questo rituale serale. Lidia giocava con le mani spazientita, come se tutto questo non le interessasse e non la riguardasse. Arno la osservava nella penombra della lampada a petrolio abbassando di tanto in tanto lo sguardo per poi subito tornare a cercarla tra le teste dei familiari attorno al tavolo. Solo Giuseppe sembrava più disturbato dalle notizie.

    GIUSEPPE (Con un sorriso assieme scettico e rassegnato) – Ma quante balle, quante balle!

 Sull’uscio di casa appare Rino.

RINO - Novità?

Nessuno gli risponde mentre Arno lo guarda con fastidio. Sara scende le scale, passa davanti al tavolo incurante dell’atmosfera annoiata che si respira.

SARA – Io esco.

Rino si scosta per farla passare. Dà un’ultima occhiata alle persone intorno al tavolo e segue la donna.  Sentiamo il motore del furgone che parte e si allontana. Giuseppe intanto toglie le pile dall’apparecchio radio, le riaccartoccia nel giornale e sale di sopra.

GIUSEPPE – A domani. (Tra sé e sé) Per quello che può servire…

Tutti si ricompongono e si preparano ad andare via. Arno intanto cerca lo sguardo di Lidia nella penombra. Lo trova. Lei lo guarda per un istante, si gira poi da un’altra parte mentre lui continua a guardarla.
 
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